Sei in macchina, sei un bravo cittadino e per rispondere al telefono metti le cuffie auricolari e parli in quel piccolo rettangolino sul cavo della cuffia destra, ma cosa c’è lì dentro? Bé, spesso ci trovi il microfono di cui ti sto per parlare: il Microfono a Ceramica.
Quello che cercherò di fare è di spiegare in maniera generale le caratteristiche e il funzionamento del Microfono a Ceramica, quindi non posso fare altro che augurarti una buona lettura!
ATTENZIONE:
Nell’articolo Microfoni: Classificazione ti ho spiegato come possiamo classificare i microfoni, seguirò lo schema delle caratteristiche per descrivere, in maniera generale, questa categoria di microfoni.
Piezoelettricità
Per capire meglio il funzionamento di questa tipologia di microfoni, dobbiamo fare una piccola parentesi di elettrotecnica.
La piezoelettricità è la proprietà di alcuni materiali ceramici, chiamati Piezoceramici, dove avviene una polarizzazione ai due estremi in caso di compressione meccanica, generando tensione elettrica.
Quando viene applicata una compressione sul piezoceramico, la struttura di quest’ultimo si deforma e perde la condizione di stasi elettrica del materiale, così una faccia del piezoceramico si carica negativamente e quella opposta positivamente.
Il materiale piezoceramico si comporta esattamente come un condensatore ma senza bisogno di tensione in ingresso, quindi se le due facce vengono collegate a un circuito queste genereranno corrente elettrica. Al contrario, se al cristallo applichiamo una tensione, questo si dilata e contrae, generando una vibrazione.
Come è fatto il Microfono
Il microfono a Ceramica (comunemente in Titanato di Bario), fa parte dei microfoni Elettrostrittivi, cioè che sfrutta la proprietà elettrostrittiva della piezoelettricità per generare un tensione dalla vibrazione di un’onda sonora.
La differenza dal microfono a Cristallo, sta nelle dimensioni (molto più piccole), dalla sensibilità (meno sensibile) e dalla resistenza all’umidità e alle basse temperature (molto più alta).
In base alla vibrazione dell’onda sonora, il materiale ceramico vibra di conseguenza, comprimendosi, trasformando l’oscillazione in tensione: il segnale audio.
Il diagramma polare, solitamente, è omnidirezionale.
Alimentazione
Questa tipologia di microfono non necessita di alimentazione, quindi si definisce passivo. Solo in alcuni casi viene posto un preamplificatore per adattare il segnale elettrico in uscita a un livello ottimale per la riproduzione.
Caratteristiche
Ora vediamo le caratteristiche che contraddistinguono dagli altri il microfono a cristallo, non solo dalla tecnologia usata.
Sensibilità
Bassa
Ha bisogno di un certo livello di pressione acustica per poter far vibrare il diaframma abbastanza da attivare la trasduzione, non è adatto per riprendere sorgenti lontane e va posto vicino alla sorgente.
Risposta in Frequenza
La banda passante non è molto estesa.
Impedenza
Alta
E’ una tipologia di microfoni con un’impedenza simile a quella di un segnale di linea, infatti il connettore che viene usato è il TS jack 1/4 o TS jack 1/8 e non l’XLR come negli altri.
Caratteristiche Dinamiche
Rumore di Fondo
Bassissimo
16 – 0 dBspl
Non avendo circuiteria il rumore di fondo è quasi nullo.
Parametro di Distorsione
Basso – Discreto
70 dBspl
Essendo compatto, non ha la stessa libertà di un’oscillazione in aria, quindi distorce con molta facilità.
Gamma Dinamica
Poco Ampia
60 dBspl ca.
La gamma dinamica è poco ampia, infatti i suoi utilizzi sono per auricolari per smartphone, apparecchi acustici o microfoni da tavolo per conferenze, quindi dove non è richiesta una riproduzione di alta qualità o comunque un segnale elettrico elevato.
Risposta ai Transienti
Pessima
Robustezza
Medio-Alta
E’ poco sensibile ai movimenti meccanici (es. urti).
Conclusioni
Spero di essere riuscito a spiegarti il funzionamento e le caratteristiche generali che contraddistinguono un Microfono a Ceramica dagli altri.
Se hai dubbi, domande o esperienze da condividere, ti invito a lasciare un commento qui in basso, ti risponderemo quanto prima!